Abbiamo davvero bisogno di schermi flessibili sui nostri smartphone, adesso?

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Non voglio che pensiate che non sia a favore degli schermi flessibili, al contrario, l’idea mi piace tantissimo, non vedo l’ora che vengano realizzati schermi più fruibili, più sicuri, meno delicati, con un feedback al tatto il più sensibile e reale possibile.

Oggi purtroppo non è ancora possibile, siamo all’inizio, schermi piccoli, esempio, come nel caso del nuovo Razr di Motorola, hanno portato ottime recensioni sulla flessibilità e chiarezza dello schermo, ma se saliamo di dimensioni, vedi Samsung Fold o HUAWEI Mate X, le prime recensioni negative sono proprio legate allo schermo.

Sono convinto che questa tecnologia, quando matura, cambierà definitivamente il modo di interagire con ciò che ci circonda. I giornali, le auto, la nostra scrivania e i negozi dove facciamo acquisti. Tutto potrà essere uno schermo.

Siamo all’inizio, sono i primi device che vengono messi in commercio con il solo fine di avere un feedback diretto dal mercato, per analisi, previsioni e capire la produzione futura.

I costi di partenza al momento sono poco accessibili, per un telefono “Foldable” vanno dai €1.700 in su fino ai €2.500 e oltre. In questo caso anche i costi sono scelte strategiche, non vogliono rendere troppo accessibile una tecnologia ancora così giovane.

Alternative

Microsoft sull’onda dei device pieghevoli, ha presentato la sua versione, il Surface DUO. Verrà lanciato a metà di quest’anno (2020). L’idea di base è di un device non per forza con uno schermo flessibile ma con lo stesso risultato in quanto a usabilità, produttività e compattezza. Aggiungo due vantaggi, costi di produzione più bassi e minori problemi con “delicatezza”.

L’obiettivo è avere due schermi strettamente legati tra loro grazie ad una più moderna e flessibile esperienza utente (UX) che permette di interagire con entrambi gli schermi in modo molto intuitivo e con la possibilità di passare informazioni da uno schermo all’altro.

L’idea è ripresa da un progetto del 2008 chiamato Microsoft Courier. Nel video di presentazione veniva già mostrata l’idea alla base di tutto e oggi siamo arrivati ad un risultato interessante.

Il progetto Microsoft Courier venne poi definitivamente cancellato nel 2010. Il problema principale era che in quegli anni non era possibile produrre l’hardware necessario per questo device quindi si decise di rimandare. A distanza di dieci anni, e grazie alla tecnologia in continua evoluzione, oggi c’è la tecnologia solida dare una forma al progetto.

Ma torniamo alla domanda iniziale…

Abbiamo davvero bisogno di schermi flessibili sui nostri smartphone, adesso?

La mia risposta è no, opinione assolutamente personale, almeno non la scelta di voler convertire uno smartphone in un tablet in base alle necessità. Non lo vedo utile, di base è comunque più grande e “grasso” da tenere in tasca.

Per l’utilizzo di tutti i giorni e per come usiamo lo smatphone, non possiamo aprire lo schermo per vedere le notifiche o leggere al volo un messaggio, il Motorola Razr, sì, bell’esempio di stile ma non utile ad un uso giornaliero.

Vedo gli schermi flessibile sugli smartphone solo un’opportunità di business ma non una vera e propria rivoluzione, un po come le TV 3D per il mercato consumer, mi ripeto, la rivoluzione reale sarà lo schermo flessibile intorno a noi.

Seguiremo l’evoluzione e avremo la risposta.

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Roberto Beccari
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Roberto Beccari

Mi chiamo Roberto, da più di 20 anni mi occupo di programmazione e usabilità, inoltre sono un fanatico della tecnologia. In questo blog parlo di quello che faccio, di come lo faccio e descrivo il mio modo di vedere il mondo attorno a me. Se vuoi conoscermi e scambiare idee, la mia mappa è sempre pronta per essere estesa anche alle idee degli altri.

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