Microsoft Internet Explorer, speriamo che la fine arrivi presto

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Dobbiamo ammettere che Microsoft Internet Explorer, più conosciuto amichevolmente come IE, fin dalla sua comparsa nel lontano 1995, ricordo ancora, significa che sono molto saggio, nacque come costola di Mosaic, fu uno dei primissimi navigatori per quella che allora cominciava ad essere la rete Internet come la conosciamo oggi. Non soffermiamoci sulla storia della rete, è un argomento troppo vasto e purtroppo tutti la usano ma senza capirne nulla.

Tornando al nostro vecchio amico IE. Negli anni ha avuto diverse trasformazioni, incrementando la versione ha incrementato le funzionalità, ha introdotto nuovi standard, ha ridefinito il modo di navigare la rete ma per noi, produttori di contenuti fruibili, è stato come una lama conficcata nel fegato.

Sfido chiunque abbiamo un po di esperienza, preferisco chiamarla così, a non aver maledetto più e più volte questo “coso”. Essendo i contenuti in continua evoluzione, anche i navigatori sono stati, e lo sono ancora oggi, le applicazioni che cambiano e si aggiornano più spesso, questo è necessario per restare al passo con le modalità di distribuzione e fruizione delle informazioni che la rete, e il mondo, richiedono.

Oggi è più semplice, abbiamo navigatori più veloci, grazie anche ai computer più potenti, supportano standard ben definiti, i rendering e supporto degli script sono più stabili, in molti casi hanno anche caratteristiche simili e di certo sono aggiornati più spesso. Tutto questo ci permette di lavorare in modo più sicuro, i test sono più brevi e abbiamo maggiore flessibilità e soprattutto ci permettono di realizzare, quasi sempre, i desideri del cliente.

Source: StatCounter Global Stats – Browser Market Share

Dalle statistiche si comprende che IE è una percentuale minima, quella percentuale però, intorno al 4%, è distribuita sulla fascia business quindi sono i PC Windows aziendali, molti non aggiornati alle ultime versioni dei sistemi operativi, nei quali Internet Explorer è ancora il navigatore Internet predefinito. Se lavorate su progetti che sono diretti alle aziende, a meno che, per politiche interne all’azienda, IE non sia il navigatore predefinito, dobbiamo tenerlo in considerazione e quindi la nostre pagine HTML, i nostri script devono funzionare anche lì. Questo è il primo dramma.

Internet Explorer negli anni ha subito tantissime trasformazioni, cosa assolutamente naturale se non per il fatto che hanno generato problemi enormi. Ci sono state versioni nelle quali, per adattarsi agli standard, si è dovuto cambiare il DOM, poi la parte di supporto ai CSS, poi il rendering e, non ultime, il motore di scripting e il supporto alle estensioni. Come ripeto, cosa assolutamente naturale ma queste modifiche non sono sempre state gestite al meglio in quanto non andavano a sostituire il pregresso. Questo è stato l’altro dramma.

Mentre i concorrenti rilasciano gli aggiornamenti incrementali, quindi, ho la versione 1, rilascio la versione 2 che sovrascrive la versione 1, non lascio la possibilità che esistano entrambe le versioni (a parte alcuni casi sporadici).

Con IE ci siamo ritrovati ad avere, nello stesso periodo, IE 6, 7, 8, 9, 10, 11. Ad oggi, ci troviamo a convivere con IE 8, 9 e 11.
Dipende da come la si guarda, possiamo incolpare le aziende che non aggiornano ma non è corretto in quanto potrebbero non aver la possibilità di farlo, non possiamo incolpare i singoli utenti per lo stesso motivo, però possiamo dire che è stato gestito male da parte di Microsoft, ad un certo punto ha anche dovuto fare campagne per convincere gli utenti ad aggiornare come nel casi di IE 6, legato sopratutto ad un problema di sicurezza.

Microsoft ha cercato poi di farsi perdonare rilasciando, con Windows 10, Microsoft Edge, stendiamo un velo pietoso, è ancora molto giovane e non credo che potrà mai arrivare ad un maturità. La mossa è politica, farci vedere uno sforzo da parte loro ma che non porta a nulla in quando molti loro strumenti o funzionalità, senza fare nomi, funzionano ancora solo con Internet Explorer 11, almeno è l’ultima versione.

Concludendo…

Per favore, scegliete un altro navigatore, attenzione alla sicurezza, ce ne sono diversi, non faccio nomi ma non IE, abbiate pietà di noi.

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Roberto Beccari
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Roberto Beccari

Mi chiamo Roberto, da più di 20 anni mi occupo di programmazione e usabilità, inoltre sono un fanatico della tecnologia. In questo blog parlo di quello che faccio, di come lo faccio e descrivo il mio modo di vedere il mondo attorno a me. Se vuoi conoscermi e scambiare idee, la mia mappa è sempre pronta per essere estesa anche alle idee degli altri.

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