Internet: L’Attacco dei cloni

Recording equipment in studio. Studio microphone with headphones and mixer background. Elevated view
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Parliamo di cosa succede quando un’idea riesce a ritagliarsi uno spazio, trova piccoli segmenti che i big non ritengono al momento interessanti. Queste idee devono prendere la loro forma, adattarsi agli utenti e cambiare in base agli usi, essere plasmate. Per questo ci vuole lavoro e il giusto tempo.

Il caso in questione è quello di Clubhouse.
Nei mesi passati, quanti di noi hanno cercato, elemosinato, un invito all’app del momento? Già averla lanciata ad invito e solo per iOS ha attirato l’attenzione, da poso è disponibile anche per Android. Personaggi in vista e influencer hanno iniziato le loro Chat live, tutti volevano essere lì ad ascoltare. Elon Musk alla sua prima live ha fatto il “botto”.

La storia di Clubhouse è molto interessante, nel giro di pochi mesi, e grazie all’hype che i fondatori Paul Davison e l’ex ingegnere Google Rohan Seth, sono riusciti a generare, è passata da… nessuno ne sapeva nulla, a tutti vogliono iscriversi e un valore di mercato di circa 100 milioni di dollari (valore a gennaio 2021). Quando ci sai fare…

Sicuramente il momento ha aiutato, costretti in casa ed essere passivi? meglio no, allora si legge (gli ebook in un anno hanno incrementato del 34%), si ascoltano podcast, si guardano video, corsi e webinar. Certo, qualche chat con gli amici, ma c’era bisogno di qualcosa di diverso. Abbiamo sentito la mancanza dello scambio di informazioni, partecipare a discussioni, cercare il confronto con altri, anche e soprattutto al di fuori della normalità. Clubhouse ha fatto tutto questo, ha trovato uno spazio e sopperito ad una mancanza.

Diciamo che il successo è cresciuto in maniera smisurata quando i più e gli influencer, soprattutto quelli meno conosciuti, hanno capito che l’app li avrebbe aiutati a fare numero, a farsi sentire in un contesto ancora privo della massa. L’obiettivo è stato fare Inbound Marketing.

Ma tutto questo non poteva passare inosservato, l’interesse scatenato da Clubhouse ha smosso i giganti del tech.

Facebook si è attivato correndo ai ripari ed ha messo in piedi Facebook Live Audio Rooms, Twitter che da qualche tempo aveva già in cantiere un progetto simile e lancia Spaces, Linked-In con le sue Audio-Rooms e così via. Ma non solo loro, dopo che la Cina a febbraio ha bloccato Clubhouse, anche lì sono spuntati cloni come MiTalk di Xiaomi, Capital Coffee, Duihuaba, Clubhorse e non da meno, Alibaba sta lavorando a MeetClub.

Nelle prossime settimane parleremo molto di audio, è la tendenza del momento. Audiolibri e podcast, gli investimenti di Spotify e Apple, le nuove funzionalità di ricerca di Google per presentare i Podcast nei risultati e molto ma molto altro.

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Roberto Beccari
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Roberto Beccari

Mi chiamo Roberto, da più di 20 anni mi occupo di programmazione e usabilità, inoltre sono un fanatico della tecnologia. In questo blog parlo di quello che faccio, di come lo faccio e descrivo il mio modo di vedere il mondo attorno a me. Se vuoi conoscermi e scambiare idee, la mia mappa è sempre pronta per essere estesa anche alle idee degli altri.

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